Respirare è un'arte

a Casorzo si respira arte

L’estate 2022 è stata caratterizzata ovunque dalla voglia di uscire, e di ritornare a far festa. Golosaria, manifestazione itinerante tra le colline del Monferrato, è per questo un’ottima occasione. A Casorzo Monferrato, in particolare, durante il fine settimana del 17 e 18 settembre, nel ricco programma di impronta medioevale, spiccano due eventi artistici accomunati dallo slogan “Respirare arte”.


L’idea nasce dal Dottor Vincenzo Garlando, medico di medicina generale e pneumologo a Casorzo Monferrato

Direttore del Centro Clinico del respiro e del sonno, da sempre appassionato promotore d’arte in generale, e di arte visiva in particolare. “Respirare arte” vedrà come protagonisti Arianna Raviola nei suggestivi locali che introducano all’infernot del Conte Pico, e Luigi bergamaschi nello storico locale (tutelato dalla sovraintendenza ai beni artistici del Piemonte) dell’ex chiesa dei flagellanti bianchi (la Cesa di Batù).



In particolare Arianna Raviola

Nativa e residente a Corsione, allieva del liceo artistico Benedetto Alfieri di Asti, presenterà le sue ultime raccolte grafiche dal titolo ironico e sorridente “Mangal’aria”. “Mangal’aria” richiama simpaticamente la manifestazione Golosaria, ma soprattutto è un invito a esorcizzare il lungo periodo di soffocante isolamento con la fantasia stupita e sognante dei manga.

Arianna infatti è allieva della Scuola Manga di Lucca, dove ha già frequentato due corsi di perfezionamento; la sua raccolta sarà per tutti un’occasione per scoprire il mondo culturale sotteso al fumetto giapponese, divenuto via via sempre più importante e universale. Infatti, come dice il maestro che Keiko Ichiguchi: “I manga possono essere la porta d’entrata di qualsiasi mondo nuovo”. Luigi Bergamaschi, invece, presenterà le opere della sua maturità artistica nell’ampio spazio della ex chiesa dei Batù.

La raccolta pittorica ha per titolo “Alchimie e materia”, ammiccando al contorno medioevale della festa, ma soprattutto sottolineando l’origine materica ancestrale che sta alla base delle sue opere. Luigi, infatti, proviene dalla fotografia, ma l’esigenza del fare, della manipolazione del contatto diretto, lo hanno portato alla pittura. Luigi cerca un’arte dove risalti la forza della materia, dove il legno, il fuoco, i colori, i segni incisi diventano soggetto.

La pittura è vista come sperimentazione di materiali

Superfici, tecniche; senza però tralasciare le regole compositive e percettive. Insomma, le opere esposte sono riconducibili alla cosiddetta arte informale, dove non c’è soggetto, o è appena suggerito. L’intento è di lasciare spazio alla mente di chi guarda e di evocare senza imporre. Il soggetto è la pittura stessa.
“Ogni forma che vedi ha il suo Tipo supremo nell’oltre spazio: se la forma scompare non temere: la sua radice è eterna” (Jalal a Din Rumi)

Ciantin Bias

fonte: atnews

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Il Dr. Vincenzo Garlando è consultabile su appuntamento per malattie dei polmoni, disturbi del sonno, malattie del respiro in genere.
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